Obiettivi del progetto

Pig for Pikin ha l’obiettivo principale di offrire alle comunità rurali del Lower Fungom formazione professionale e asset produttivi per generare più profitti dall’allevamento dei suini e poter così essere in grado di aumentare la qualità dell’esperienza scolare dei bambini dell’area.

  • Obiettivo 1: ampliamento delle capacità locali: gestione sostenibile di un allevamento semi-intensivo di suini, comprendendo anche aspetti di gestione finanziaria
  • Obiettivo 2: Aumento del profitto attraverso l’allevamento dei suini
  • Obiettivo 3: Migliorare l’esperienza scolastica dei bambini dell’area attraverso strutture adeguate, insegnanti più motivati e biblioteche pubbliche.

I risultati del progetto

Tra le diverse proposte che abbiamo valutato insieme alle comunità locali, pensiamo che la più promettente sia quella di sostenere lo sviluppo di un allevamento semi-intensivo di suini selezionati di razza Large White. Questa è da tempo presente nella regione, anche se pochissimi allevatori hanno le conoscenze e il patrimonio necessari al suo mantenimento. La razza è inoltre tra le più adattabili conosciute.

I risultati concreti del progetto sono dunque:

  • formazione di 13 allevatori (1 per villaggio) nelle best practices dell’allevamento di suini e della gestione sostenibile e innovativa dell’azienda agricola
  • costruzione di 2 porcili di elevata funzionalità, ognuno gestito collaborativamente da un gruppo di villaggi attraverso il personale formato
  • formazione in loco di altro personale ad opera di quanti sono già stati formati dal progetto (formazione diffusa)

I processi di formazione vengono monitorati dalla ONG britannica ReIgnite Action for Development

Risultati tangibili finali del progetto

  • formazione di 1 allevatore specializzato per ogni villaggio del Lower Fungom grazie ad un corso intensivo di 3 settimane (già fatto, presso il Politecnico di Bambui, Università di Bamenda, nei mesi di settembre e ottobre 2015);
  • 2 porcili pienamente funzionali e che facilitano la partecipazione collaborativa intervillaggio nella loro gestione;
  • da 6 a 10 maiali inseriti nel territorio in ognuno dei 2 porcili;
  • medicine e vaccini per i maiali per un anno;
  • assistenza tecnica e logistica per massimizzare le aspettative di benessere dei maiali nel loro nuovo ambiente;
  • stabilire una continua e virtuosa collaborazione tra i villaggi del Lower Fungom.

Le tappe del progetto

2014

  • Dicembre: in Bamenda, incontro con i capi e rappresentanti dei 13 villaggi del Lower Fungom. Inizia il processo di co-design del progetto: migliorare le strade? Le scuole? La produzione agricola?

2015

  • Febbraio: Ikom propone “alleviamo i maiali”, noi proponiamo di mantenere un fuoco sulle scuole, i capi dicono “andate avanti e poi ne riparliamo”. Nasce Pig for Pikin. Fase di ricerca e pianificazione.
  • Marzo: evento di presentazione pubblica del progetto nel villaggio di Abar (più di 200 partecipanti da tutto il Lower Fungom). Question time, chiarificazioni e discussioni.
    Maggio: Ancora ricerca e pianificazione, molta pianificazione…
  • Luglio-Agosto: Ikom visita tutti i villaggi e facilita la creazione dei comitati di villaggio, che cureranno gli aspetti più locali toccati dal progetto
  • Settembre-Ottobre: training di 3 settimane presso la School of Agriculture, Bambui Polytechnic, University of Bamenda
  • Novembre: si crea spontaneamente la “njangì” di Pig for Pikin. Ogni 2 settimane i membri dei comitati di villaggio si incontrano, si aggiornano sullo stato di avanzamento del progetto, discutono di criticità e piani, fanno risparmio condiviso e si divertono passando una giornata in compagnia. Visita di Pierpaolo Di Carlo e grande evento a Fang.
  • Dicembre: piccoli pezzi di terra vengono donati a Pig for Pikin da parte del capo di Abar e del comitato di villaggio di Kung. Possiamo iniziare a costruire i due porcili.

2016

  • Gennaio-presente: costruzione dei due porcili (ritardi dovuti all’inizio della stagione delle semine e conseguente minor disponibilità dei comitati ad offrire lavoro volontario)
  • Metà aprile: inizia la campagna di crowdfunding!
  • Maggio in poi: i due porcili iniziano ad essere gestiti localmente. Il 25% del prezzo di vendita di ogni maiale viene trattenuto da Pig for Pikin per la creazione di un fondo comune da utilizzare per migliorare l’istruzione nelle scuole primarie e secondarie locali.

2017

  • Giugno-Settembre: a questo punto i comitati locali dovrebbero essere capaci di gestire i due porcili in modo autonomo e senza bisogno di aiuti esterni. Adesso possiamo iniziare a pensare a come migliorare le strade!